Bill Browder: “Interpol non può diventare una organizzazione criminale”

Bill Browder: “Interpol non può diventare una organizzazione criminale”

L’Assemblea Generale annuale dei 192 Stati membri di Interpol, in corso a Dubai, è chiamata ad eleggere il 21 novembre il nuovo Presidente che sarà a capo del Comitato esecutivo responsabile delle politiche e della direzione che prende l’organizzazione. La nomina avverrà dopo la sparizione dell’ex presidente di Interpol, il cinese Meng Hongwei.

Suscita preoccupazione la possibilità che il successore di Hongwei sia il russo Alexander Prokopchuk, attuale Vice Presidente di Interpol e capo ufficio del Vice Ministro degli Interni russo. La Federazione Russa è infatti accusata di abusare dell’organizzazione e in particolare delle “Red Notice”, il sistema di allerte rosse con cui vengono segnalati e arrestati i destinatari di tale misura.

Laura Harth ne ha parlato a Radio Radicale con Bill Browder, finanziere britannico a lungo attivo in Russia, dove ha subito e denunciato gli abusi e le violazioni riscontrate ai massimi alti livelli della società russa. Browder è autore della proposta di legge Magnitsky e del libro “Red Notice”.

Laura Harth: Signor Browder, come giudica la possibile nomina di Alexander Prokopchuk a capo di Interpol?

Bill Browder: Quest’uomo è stato personalmente coinvolto nell’utilizzo di Interpol, nell’abuso di Interpol, al fine di raggiungere obiettivi russi mediante attacchi politici nei miei confronti e di altri che sono critici nei confronti di Vladimir Putin. La Russia si è rivolta per ben sette volte ad Interpol, cercando di farmi arrestare. Le ultime sei volte, Interpol stessa ha rigettato la richiesta, dichiarandola illegittima e politicamente motivata. Il ricorso più recente ad Interpol da parte russa è stato proprio questa mattina con il rinnovo di altre accuse nei miei confronti. Se lasciamo questa persona, Alexander Prokopchuk, divenire Presidente di Interpol, sarebbe come mettere la mafia a capo della più importante organizzazione mondiale di contrasto alla criminalità.

Dunque quale scenario prevede?

Ora le possibilità sono due. Se un russo arriva a capo dell’Interpol, la credibilità dell’organizzazione è praticamente rovinata, e ciò dovrà inevitabilmente portare alla creazione di una nuova organizzazione internazionale delle forze dell’ordine nella quale partecipino solo paesi governati dallo Stato di Diritto. Non è ammissibile avere autocrati e dittatori che utilizzano e abusano di Interpol per vendicarsi con i loro nemici. Interpol non può diventare una organizzazione criminale. Deve mantenere la sua legittimità. Perché in teoria ogni paese deve cooperare, e dunque si deve assumere che l’organizzazione è legittima, altrimenti si mettono in difficoltà le forze dell’ordine ai confini che combattono veramente la criminalità e che tutto a un tratto devono chiedersi chi sono veramente criminali e chi sono in realtà nemici di qualche dittatore.

Desidera appellarsi a qualcuno in particolare?

Mi appello alle democrazie occidentali. Ho scritto un articolo per il Washington Post che uscirà questa sera in cui mi appello a tutti i paesi che amano la libertà affinché assicurino che non venga eletto questo criminale dalla Russia.

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