Intervento di André Gattolin alla Giornata della Memoria ad Auschwitz

Intervento di André Gattolin alla Giornata della Memoria ad Auschwitz

Era il 27 gennaio 1945 quando i soldati dell’Armata Rossa dell’URSS liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, mettendo fine al più grande genocidio e ad una delle pagine più drammatiche della storia contemporanea. In concomitanza del 75° anniversario, si è celebrata, come ogni anno, la Giornata della Memoria, una ricorrenza internazionale istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 per ricordare le vittime dell’Olocausto durante la Seconda guerra mondiale. Milioni furono infatti gli ebrei, ma anche omosessuali, Rom, Sinti, dissidenti politici, donne, bambini e disabili che furono privati dei diritti umani fondamentali sulla base di una raccapricciante ideologia razzista che credeva nella superiorità della razza ariana e nella divisione gerarchica degli esseri umani.

Durante la conferenza tenutasi a Cracovia tra il 20 e 21 gennaio, André Gattolin, vicepresidente della Commissione per gli Affari europei del Senato in Francia e membro onorario del Global Committee for the Rule of Law, ha espresso tutta la sua preoccupazione in merito al fatto che l’antisemitismo, nelle sue varie forme ed espressioni, continua purtroppo ad esistere ed incrementare sia in Europa che in Francia.

In una società nella quale la discriminazione, l’odio, la sopraffazione e il razzismo prevalgono, la Giornata della Memoria non è solo un’occasione per ricordare il passato e ripercorre gli eventi che hanno dolorosamente segnato la nostra storia ma anche un momento di riflessione per le generazioni presenti e future affinché l’orrore non si ripeta.

Federica Donati

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