Al via la raccolta delle prove di crimini internazionali in Ucraina

Al via la raccolta delle prove di crimini internazionali in Ucraina

Il Procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI), dopo aver ribadito di aver aperto un’inchiesta formale sulla situazione in Ucraina per verificare la sussistenza di crimini di competenza della Corte, e quindi di Crimini di Guerra, di Genocidio e di Crimini contro l’Umanità, ha dato notizia di aver già inviato sul campo una squadra di investigatori per raccogliere le prove a carico dei possibili responsabili di tali crimini e ha chiesto a tutta la comunità internazionale di diffondere la notizia che è stato istituito un portale digitale dedicato attraverso il quale chiunque possegga informazioni utili alle indagini sulla situazione in Ucraina, ed in particolare le vittime e i sopravvissuti, può contattare in forma sicura gli investigatori della Procura contribuendo così alle indagini in corso.

Credo che sia un preciso dovere di chiunque abbia accesso a mezzi di diffusione delle notizie, siano essi organi di informazioni strutturati o semplici fruitori di social media, raccogliere e rilanciare la richiesta del Procuratore di rendere nota l’esistenza di questo portale affinché ne vengano a conoscenza quante più persone possibile in grado di fornire informazioni utili alle indagini, a partire dai numerosi profughi di guerra che hanno raggiunto territori sicuri in Europa.

La piattaforma informatica realizzata dalla Procura della CPI non è finalizzata alla raccolta di prove, ma solo di informazioni preliminari. Accedendovi viene richiesto di spiegare il motivo per il quale si vuole contattare la Procura della Corte e il modo sicuro in cui si preferisce essere a propria volta contattati. Dopo l’analisi dell’informazione, infatti, è possibile che un investigatore della Procura contatti l’autore della segnalazione per richiedere maggiori dettagli o per concordare le modalità con le quali acquisire ufficialmente ai fini delle indagini le informazioni fornite.

Al portale si può accedere anche in forma anonima, anche se questo renderà più difficile l’eventuale utilizzo processuale dell’informazione. L’autore della segnalazione può anche scegliere di restare anonimo solo provvisoriamente e di comunicare la propria identità alla Procura solo in un secondo momento.

In ogni caso le informazioni fornite saranno tenute riservate e protette anche se, in un secondo momento, una volta iniziati eventuali procedimenti a carico di singoli imputati, potranno essere comunicate alle parti del processo, ed in particolare ai Giudici, all’imputato e al suo difensore e al difensore delle vittime.

La Procura raccomanda di accedere alla piattaforma solo attraverso strumenti informatici affidabili e connessioni sicure, utilizzando esclusivamente l’indirizzo del sito istituzionale della Corte e cliccare sul pulsante “contact an investigator”; di assicurarsi di non essere visti mentre si accede alla piattaforma e si caricano le informazioni; di tenere strettamente riservato il proprio accesso alla piattaforma, non comunicandolo ad altre persone, soprattutto attraverso la rete (e-mail, social network, messaggistica).

Ezechia Paolo Reale
Presidente Consiglio Scientifico GCRL

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