L’Ambasciatore Giulio Terzi scrive al Presidente Juan Guaidó

L’Ambasciatore Giulio Terzi scrive al Presidente Juan Guaidó

Lettera inviata in occasione del seminario “Venezuela, speranze e lezioni. Verso un nuovo slancio democratico in America Latina”

Roma, 11 giugno 2020

Al Presidente Juan Geraro Guaidó Marquéz
Al Commissario Julio Andrés Borges
All’ Ambasciatore Antonio Ecarri

Innanzitutto, vi ringrazio per aver organizzato una così prestigiosa conferenza, che è ancora una volta dimostrazione del vostro impegno alla causa democratica e allo stesso tempo specchio della forza con la quale la transizione in Venezuela riceve appoggio da parte di importanti figure che hanno segnato la storia democratica europea e mondiale, come il Presidente Felipe González al quale va il mio saluto.

Purtroppo, non potrò partecipare alla conferenza causa altro impegno preso da molto tempo e che devo onorare, ma non posso non onorare, per quanto possibile, l’invito ricevuto dalla Deputata e Rappresentante in Italia dell’Assemblea Nazionale e del governo ad interim, Mariela Magallanes; vi lascio dunque poche righe, simbolo dell’abbraccio “virtuale” che voglio mandare a tutti i fratelli e le sorelle che lottano per la libertà.

Gli accadimenti venezuelani ci lasciano, oggi più che mai, due speranze e due lezioni:

Le speranze:

• Che il Venezuela riesca a raggiungere presto, con il sincero appoggio della parte sana della comunità internazionale, la via verso una transizione possibile, reale e fattibile, che non si può non raggiungere, come è dimostrato storicamente, se non attraverso elezioni presidenziali libere, regolari e giuste, sotto l’osservazione internazionale. Coloro i quali credono che le procedure elettorali possano celebrarsi senza garanzia di stretta ed effettiva legalità e credibilità degli organi elettorali, si rendono responsabili di un’ignobile offesa al concetto stesso di Stato di Diritto democratico e costituzionale. Mi dispiace moltissimo che il mio paese, l’Italia, non abbia ancora preso l’unica decisione corretta possibile. Insieme agli amici venezuelani che abbiamo avuto il piacere di conoscere, quali Armando Armas, Mariela Magallanes, Americo De Grazie e insieme a tutti gli altri che conosceremo ed appoggeremo, abbiamo lottato e continueremo a lottare per un cambio di posizione, o almeno di atteggiamento, nei confronti della tragedia venezuelana, anche perché sono moltissimi gli italo-venezuelani che hanno bisogno di aiuto, assistenza e supporto, sia qui che là.

• Che il futuro Venezuela, libero e democratico, abbia un destino raggiante: che sia d’esempio per un’ondata di rafforzamento dello spirito democratico in tutta la regione latinoamericana. Il Venezuela potrà dimostrare a tutta la regione, e forse anche al mondo intero, la necessità dell’effettività dello Stato di Diritto e della sua trasparenza. Su questo punto, potrete contare su di noi, che lavoreremo nelle sedi europee e internazionali per portare avanti, alla stregua di come stiamo già facendo presso il Consiglio d’Europa, con il riconoscimento al Diritto alla Conoscenza, pietra miliare di una effettiva e sana democrazia. Il Venezuela del futuro, potrà essere una delle prime società ad applicare i migliori e più recenti sviluppi della lunga storia dei diritti. Naturalmente potrete contare sull’appoggio dell’OSA che con il segretario Almagro ha dato inestimabili contributi alla causa democratica e allo Stato di Diritto, fornendo sostegno alle forze democratiche venezuelane come non si era visto prima.

Le lezioni:

• Il Venezuela è l’ultima, e forse più tragica dimostrazione del perverso potere del comunismo: il cosiddetto socialismo del XXI secolo è colpevole, ideologicamente e materialmente, di aver armato la criminale dittatura di Chávez e Maduro, permettendo la disarticolazione di uno Stato, la distruzione della sua economia, il genocidio di una società civile in precedenza forte e vitale.

• Se il Venezuela, un tempo libero e prospero, è da più di venti anni centro di tirannia e crimine nel continente, è anche vero che tutta l’America Latina vive sotto la minaccia della stessa pandemia. In verità, tutto il mondo condivide questo letale pericolo: la conglomerazione di potenze, statali e transnazionali, che perpetrano nella distruzione del Venezuela, minacciano tutta la regione e tutto il mondo con il piano di eliminare la libertà, la prosperità, la sicurezza internazionale. Sconfiggere il virus della dittatura venezuelana, significa stoppare la pandemia dell’alleanza globale del totalitarismo e assicurare lunga vita al fuoco della libertà e dello Stato di Diritto. La caduta della narcodittatura è quindi un tema di salute emisferica e mondiale, e la transizione, in accordo con la legalità interna e internazionale, è la medicina che bisogna costruire, tutti insieme, a qualsiasi costo. Non mancherà l’aiuto, l’appoggio sincero di molti alleati fuori dal Venezuela, fino a che abbiate vinto, fino a che tutti noi non avremo vinto. È ciò che dobbiamo, noi europei ed atlantici, e ancor di più noi italiani, al Fratello popolo venezuelano.

Aspettando nuove occasioni e iniziative per continuare a creare ponti all’interno del contesto dello Stato di Diritto e della democrazia, vi invio il più sincero abbraccio e ringraziamento. Viva il Venezuela libero! Viva la libertà!

Cordialmente,

Giulio Terzi di Sant’Agata
Presidente del Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”
Ex Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana 2011-2013
Ex Ambasciatore della Repubblica a New York (ONU), Washington, Tel Aviv

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