Messaggio di Dolkun Isa nel 31° anniversario del massacro di Tiananmen

Messaggio di Dolkun Isa nel 31° anniversario del massacro di Tiananmen

Oggi è il 31° anniversario del massacro di Tiananmen. Il 4 giugno non è solo un giorno di lutto per i popoli cinesi, ma anche un giorno di lutto per tutto il mondo e per ogni essere umano. 31 anni fa l’esercito comunista cinese non esitò ad uccidere migliaia di studenti cinesi e persone innocenti.

Quelle persone volevano solo gli stessi diritti e le stesse libertà fondamentali che tutte le persone dovrebbero avere, che derivano dalla nostra comune umanità. Non dimentichiamo mai e poi mai le persone morte per mano dell’esercito comunista cinese. Anche gli studenti uiguri sono anche in strada nel Turkestan orientale per sostenere e mostrare solidarietà con gli studenti di Pechino nel 1989.

I diritti e le libertà che abbiamo conquistato da allora sono stati cancellati. La situazione nel Turkestan orientale ora è la peggiore che io abbia mai visto. E’ un momento veramente critico per il popolo uiguro, per la Cina e per il mondo nel suo insieme. Il popolo uiguro ha sempre affrontato l’oppressione, ma ora stiamo affrontando un attacco sistematico a tutto ciò che ci rende unici: la nostra cultura, lingua, storia e religione. Il governo cinese cerca di assimilare completamente la cultura del popolo uiguro Il nucleo stesso del nostro popolo, la nostra identità etnica uigura, è a rischio.

Mentre parliamo, circa 3 milioni di uiguri sono arbitrariamente detenuti nei campi di concentramento. Sono persone innocenti. Sono le nostre madri, padri, fratelli, sorelle, bambini, familiari e amici. Sono studiosi, leader di comunità, uomini d’affari, atleti, musicisti e civili comuni, detenuti a causa della loro etnia uigura.

Ciò che accadrà nel Turkestan orientale non solo determinerà il destino del popolo uiguro, ma avrà un impatto sul futuro del nostro ordine internazionale. Il governo cinese deve porre fine alla sua politica aggressiva e fermare il genocidio culturale del popolo uiguro, del Tibet, della Mongolia interna e di tutte le altre popolazioni.

La realtà della nostra attuale situazione è che tutti coloro che desiderano la democrazia e i diritti umani in Cina stanno affrontando persecuzioni senza precedenti. Uiguri, tibetani, mongoli del sud, Hong-Kongesi, cristiani, musulmani e buddisti stanno affrontando una repressione senza precedenti. Taiwan sta affrontando una situazione che potrebbe minare la sua stessa esistenza da parte di una Cina sempre più aggressiva.

Chiediamo al governo cinese di rendere noto il bilancio delle vittime del massacro di Tiananmen del 4 giugno 1989, dell’insurrezione di Lhasa nel 2008, del massacro di Urumchi nel 2009, dei campi di concentramento nel Turkistan orientale e di applicare la legge sulla sicurezza nazionale per Hong Kong per punire i membri del Partito Comunista Cinese responsabili di violazioni dei diritti umani commesse contro l’umanità.

Dolkun Isa
Presidente del Congresso Mondiale Uiguro

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