N 86 – 28/7/2020

N 86 – 28/7/2020

FOTO DELLA SETTIMANA – Bangkok, 19 luglio 2020: manifestazioni pro-democrazia e contro il governo nel quartiere storico della capitala thailandese, non lontano dal Palazzo Reale

PRIMO PIANO

Giulio Terzi e Andrea Merlo: Strategia e obiettivi dell’intelligence economica cinese, l’arma confuciana ‘to win’
L’ultimo numero della Rivista di Studi Politici Internazionali, pubblicato il 15 luglio, contiene un contributo a doppia firma di Giulio Terzi di Sant’Agata e Andrea Merlo, rispettivamente presidente e analista del Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”, sull’intelligence economica cinese. Proponiamo l’abstract dell’articolo intitolato “Strategia e obiettivi dell’intelligence economica cinese, l’arma confuciana ‘to win’”.

Due mesi fa la morte di George Floyd
Sono già trascorsi due mesi dall’assassinio di George Floyd, vittima di un folle agente di polizia, egli stesso vittima e boia al servizio di un sistema di sicurezza su cui un numero crescente di americani si interroga profondamente. Nelle ultime due settimane, le tensioni in molte città americane non sono diminuite e il Presidente Trump ha pensato di inviare gli agenti federali a domare le proteste. Succede allora di vedere immagini che si pensa provengano da Hong Kong, Pechino, Mosca, ma che invece provengono da Portland, Oregon. Agenti in mimetica non identificati che compiono “arresti” tra i manifestanti, caricando un numero imprecisato di persone, che qualcuno si affretta comodamente ad etichettare come “terroristi”, su veicoli anonimi, non riconducibili a nessuna agenzia di law enforcement.

Noto show americano dedica una puntata agli uiguri
Nell’ultima puntata del suo show “Last Week Tonight”, in onda la domenica, il presentatore britannico John Oliver ha discusso delle violazioni dei diritti umani che il popolo uiguro subisce dal governo cinese e del perché tali atrocità meritano la nostra totale attenzione.

Sostieni l’appello per il diritto alla conoscenza
Mai come in questo momento, in cui l’umanità intera sta affrontando la stessa pandemia, è stato così evidente quanto urge adottare il diritto alla conoscenza. Un diritto civile e politico fondamentale soppresso per decenni dai regimi despota, a partire dal Partito comunista cinese, responsabile senza dubbio di aver soppresso informazioni utili e tempestive sull’epidemia di COVID19 all’interno e all’esterno dei suoi confini. Un diritto fondamentale sempre più soppresso anche dai governi democratici di tutto il mondo, nel passaggio ad un modello sempre più simile – e apertamente invocato da alcuni – del “modello cinese”. Medici, giornalisti, cittadini e interi territori sono stati messi a tacere nel tentativo di tenere i cittadini al buio, impedendo loro di proteggere il loro diritto fondamentale alla salute. È ora di dire basta! Abbiamo bisogno di uno standard mondiale per controllare i governi e le istituzioni internazionali!

IRAN E MEDIO ORIENTE

Il Venezuela di Guaidò aprirà un’ambasciata a Gerusalemme
Il 27 luglio il rabbino venezuelano Rabbi Pynchas Brener ha detto che il Venezuela aprirà un’ambasciata nella capitale israeliana Gerusalemme. Il giorno stesso il gruppo parlamentare venezuelano “Israel Allies Caucus” ha rilasciato una dichiarazione con una richiesta di ripristino dei legami tra i due paesi. In attesa dell’apertura dell’ambasciata, il Paese prevede di aprire un sito web che fungerà temporaneamente da ambasciata online. La ripresa delle relazioni tra Israele e Venezuela è una priorità del governo Guaidò che vuole combattere l’influenza del regime iraniano sia in Medio Oriente che in Venezuela.

Esercitazione iraniana contro una finta portaerei
La Guardia rivoluzionaria paramilitare dell’Iran ha lanciato un missile da un elicottero contro una portaerei replica nello stretto strategico di Hormuz, secondo quanto riportato dalla televisione statale il 28 luglio. Un’esercitazione, che manda un messaggio agli Stati Uniti, ha avuto luogo in una via navigabile attraverso la quale passa il 20% del petrolio commerciato a livello mondiale.

Attacco israeliano contro Hezbollah in Siria
Il 21 luglio un attacco aereo israeliano in Siria che ha colpito alcuni obiettivi vicino all’aeroporto internazionale di Damasco ha ucciso un militante di Hezbollah, Ali Kamel Mohsen. Finora Hezbollah ha taciuto sull’incidente. Giornalisti e analisti collegati al gruppo hanno comunque lasciato intendere che, sulla base delle regole stabilite da Nasrallah, vi saranno ritorsioni al momento e nel luogo di sua scelta. Intanto, le forze di difesa israeliane (IDF) hanno alzato il livello di allerta e annullato un esercizio programmato sul confine settentrionale.

Timore per uno scoppio di colera in Yemen mentre il Covid19 intasa gli ospedali
Secondo alcune ONG, vi sono migliaia di decessi per Covid19 e colera potenzialmente non conteggiati perché i pazienti evitano i centri sanitari. Oltre al nuovo coronavirus, il Paese ha avuto il peggior focolaio di colera nei tempi moderni, con 110.000 casi tra gennaio e aprile di quest’anno. La diminuzione del 50% della richiesta di cure per il colera negli ultimi tre mesi lascia pensare che decine di migliaia di persone stiano evitando gli ospedali per paura di contrarre Covid19.

Il 20% dei 333 distretti del Paese non ha medici, che continuano a diminuire man mano che coronavirus si espande. Il primo caso di coronavirus riportato in Yemen è stato in aprile e benché ufficialmente siano solo 2244 i casi registrati al 22 luglio, il dato effettivo potrebbe essere molto più alto a causa della sottostima e della mancanza di strutture per test.

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