Sam Rainsy accoglie la denuncia per diffamazione presentata in Francia dal Primo Ministro Hun Sen

Sam Rainsy accoglie la denuncia per diffamazione presentata in Francia dal Primo Ministro Hun Sen

Il 20 agosto 2019 il Primo Ministro Hun Sen ha sporto denuncia per diffamazione presso un tribunale francese contro Sam Rainsy, il leader dell’opposizione cambogiana in esilio. Sam Rainsy accoglie l’apertura di questo procedimento ed è pronto, con i suoi avvocati, a far esaminare tutti gli elementi rilevanti da un tribunale francese indipendente.

Hun Sen contesta a Sam Rainsy di aver danneggiato la sua reputazione avendolo accusato pubblicamente di aver orchestrato gli assassinii di Hok Lundy (capo della polizia) e Chea Vichea (leader sindacalista della Free Trade Union of Workers of Cambodia) rispettivamente nel 2008 e 2004. Il diritto francese prevede che la verità sia la difesa contro la diffamazione e Sam Rainsy intende dimostrare la verità con le sue dichiarazioni.

Contestualizzando i suoi commenti, Sam Rainsy porterà le prove che dimostreranno “la situazione dei diritti umani sotto Hun Sen”, sintetizzata nel rapporto del 2018 prodotto da Human Rights Watch intitolato “La sporca dozzina della Cambogia”:

“Con Hun Sen, centinaia di membri dell’opposizione, giornalisti, sindacalisti e altri sono state vittime di omicidi politicamente motivati. Benché i molti casi i responsabili siano noti, in nessun caso sono state condotte indagini o aperture di procedimenti, men che mai condanne. Solo in alcuni casi sono stati perseguiti per legge gli esecutori materiali; i pesci grossi sono rimasti al sicuro.”

Ulteriori prove saranno fornite da esperti ed organizzazioni influenti che sostanzieranno il contesto e confermeranno le dichiarazioni di Sam Rainsy sulle responsabilità specifiche di Hun Sen.

Sam Rainsy dimostrerà anche la cattiva fede con cui Hun Sen ha aperto il caso. Per decenni Hun Sen ha utilizzato la legge come un’arma per perseguitare attivisti dei diritti umani e membri dell’opposizione, come Sam Rainsy. Secondo Amnesty International, il regime di Hun Sen ha punito gli attivisti “mediante l’uso di accuse penali non comprovate” e con “arresti, processi e condanne […] calcolate per coincidere con importanti scadenze politiche.”

La manipolazione della giustizia cambogiana da parte di Hun Sen contro l’opposizione ha sollevato seria preoccupazione al Parlamento europeo e alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Con Sam Rainsy in esilio, Hun Sen sta ora tentando di utilizzare anche i tribunali francesi come un’arma per far avanzare la sua agenda autoritaria.

Consapevole delle sue responsabilità come principale leader dell’opposizione democratica, Sam Rainsy ha fatto regolarmente dichiarazioni per illustrare la responsabilità di Hun Sen di gravi crimini commessi, come l’attentato con bombe nel 1997 che causò la morte di 15 persone (tra le quali la guardia del corpo di Sam Rainsy) e il ferimento di circa 150. L’attentato è ancora oggetto di indagine presso un tribunale di Parigi. E’ interessante notare che nonostante le tante accuse portate da Sam Rainsy, finora Hun Sen non ha cercato di contrastarle presso la giustizia francese.

Richard J. Rogers
Global Diligence, LLP

Jessica Finelle
Zimeray & Finelle avocats

Leggi la dichiarazione originale in inglese

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