Aggiornamento sulle lezioni del Rapporto Chilcot

Aggiornamento sulle lezioni del Rapporto Chilcot

Il 30 maggio l’Iraq War Families Campaign Group (IWFCG) ha pubblicato un aggiornamento sulla campagna iniziata dopo la pubblicazione del Rapporto dell’Inchiesta Chilcot volta ad assicurare riforme che rendano più accountable il governo.

A seguito delle osservazioni presentate a aprile dal gruppo di familiari alla Commissione per gli Affari Pubblici e Costituzionali (CAPC) intitolate “Misure di garanzia del processo decisionale governativo”, chiedendo maggiori garanzie decisionali e riforma legislativa, il 29 maggio è stato pubblicato il rapporto della Commissione.

Con le loro osservazioni, i familiari e i loro legali vogliono garantire che alcune decisioni cruciali che il governo britannico si ritroverà a prendere in futuro siano sottoposte a “un controllo solido e informato all’interno del governo mediante un processo di esame formale da parte del governo e delle sue commissioni”.

Il rapporto della CAPC include alcune raccomandazioni apprezzate dai familiari, che tuttavia sono delusi per la conclusione secondo cui:

“Non è possibile che le regole sul processo decisionale collettivo contenute nel Manuale del Gabinetto assumano una base giuridica. Il sistema e le linee guida dei funzionari responsabili non sono fondati su una base giuridica e sono accettati sia dal Governo sia dal Parlamento. Ciò permette di presentare emendamenti facilmente per rispondere agli sviluppi o a più ampie evoluzioni nell’elaborazione delle politiche. È anche giusto che i Ministri, e in ultima analisi il Primo Ministro, siano responsabili nei confronti del Parlamento e non dei tribunali per le decisioni politiche che prendono. Se un futuro Primo Ministro decidesse di abusare della sua discrezionalità, dovrebbe risponderne al Parlamento, che potrebbe anche decidere di adottare garanzie di tipo giuridico”.

La raccomandazione formulata dalla Commissione non è sufficiente a garantire una procedura corretta e infatti, trattandosi di questioni di importanza nazionale e internazionale, come appunto la decisione di dichiarare guerra, i familiari chiedono che “il Parlamento introduca rigorose garanzie legislative sui controlli e gli equilibri necessari prima di impegnare il paese in un conflitto”.

Giustamente infine, il gruppo sottolinea un punto fondamentale, ovvero che “la lezione centrale del Rapporto Chilcot è che non è sufficiente affidarsi solamente alla consuetudine”. E’ anche per questo che il Comitato Globale per lo Stato di Diritto “Marco Pannella” e il Partito Radicale stanno conducendo una campagna per il riconoscimento ufficiale del diritto umano alla conoscenza da parte dalle Nazioni Unite e di conseguenza da tutti gli stati membri.

Matteo Angioli

Leggi la dichiarazione completa dell’IWFCG qui

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