Auguri di buon lavoro, Ministro Cartabia

Auguri di buon lavoro, Ministro Cartabia

Gentile Professoressa, gentile Ministro Cartabia,

Le scriviamo per congratularci con Lei ed esprimerLe la nostra profonda felicità per la nomina che La vedrà alla guida di un dicastero tanto cruciale. Come scritto in occasione dell’invito che Le abbiamo rivolto per il webinar tenuto nel Martin Luther King Day, avendo già avuto il piacere di apprezzare la Sua lectio magistralis del 23 gennaio 2020 in materia di giustizia, in cui ha parlato della trasformazione delle Erinni in Eumenidi, e data l’alta considerazione e attenzione per i diritti umani che ha mostrato in quanto Presidente della Corte Costituzionale, riteniamo che la Sua nomina costituisca una preziosa iniezione di fiducia per il Paese, per la democrazia, per il Diritto.

Mattia Feltri ha scritto che, grazie a Lei, l’Italia passa “dalla forca in streaming per i ladri di cavalli all’illuminata civiltà del diritto”. E’ proprio così: la Sua storia e il Suo operato ci infondono un rinnovato vigore e ci incoraggiano ulteriormente a condurre le nostre diverse iniziative per la difesa e la promozione dello Stato di Diritto, sia sul fronte domestico, sia su quello transnazionale, in particolare in Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, dove siamo impegnati da tempo assieme al Partito Radicale per il riconoscimento del diritto umano alla conoscenza, “ultima” battaglia di Marco Pannella, al quale la nostra organizzazione, il Comitato Globale per lo Stato di Diritto, è dedicata.

Siamo convinti che, sotto la Sua guida, la dichiarazione della 67ma Assemblea Generale dell’ONU del 24 Settembre 2012 con cui le Nazioni Unite hanno definito lo Stato di Diritto “un principio di governo nel quale tutte le persone, istituzioni, entità pubbliche e private, incluso lo Stato stesso, devono rispondere a leggi promulgate pubblicamente, applicate in ugual modo, valutate in maniera indipendente e coerenti con le norme e i principi internazionali sui diritti umani”, troverà un terreno fecondo per produrre i frutti di libertà a cui ogni comunità aspira.

Nel vangelo secondo Matteo si legge: “Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati”. E’ un passo che Marco Pannella amava citare per accompagnava le sue iniziative per la giustizia, soprattutto nel dialogo che aveva ricercato e coltivato con Papa Francesco e i suoi predecessori. Il compito che ha di fronte è immenso, costellato da insidie e ostacoli, per cui non possiamo sapere se saremo saziati o meno. Sappiamo però che il Suo impegno e la Sua sensibilità non mancheranno.

Auguri di buon lavoro, Ministro.

Giulio Terzi di Sant’Agata
Presidente

Matteo Angioli
Segretario generale

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