L’uso del referendum all’attenzione del Consiglio d’Europa

L’uso del referendum all’attenzione del Consiglio d’Europa

Nella sessione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, in corso a Strasburgo, uno dei temi all’ordine del giorno è l’uso dello strumento referendario. Il Consiglio d’Europa ha infatti deciso di adottare una Risoluzione per dare delle linee guida ai Paesi membri del CoE sull’utilizzo corretto del referendum.

Il Rapporto sul tema del referendum è in esame nella Commissione per gli affari politici e la democrazia. La relatrice del Rapporto, la britannica Cheryl Gillan, scrive nell’introduzione: “Ricordando che, in alcuni paesi, i recenti referendum hanno sollevato preoccupazioni circa il processo e/o la correttezza dei risultati, questo Rapporto vuole sottolineare che il referendum deve essere integrato nel processo di democrazia rappresentativa e non deve essere utilizzato dall’esecutivo per scavalcare la volontà parlamentare o per eludere i normali sistemi di pesi e contrappesi.”

André Gattolin, Senatore di En Marche e Membro Onorario del Global Committee for the Rule of Law e Roberto Rampi, Senatore del PD e Segretario della Delegazione italiana al Consiglio d’Europa, entrambi iscritti al Partito Radicale, hanno sostenuto convintamente il Rapporto, sul quale il Sen. Rampi ha dichiarato: “è molto importante che il Consiglio d’Europa su questo come su latri temi si ponga il problema. Il referendum è un grande strumento di coinvolgimento popolare se e solo se esiste il diritto alla conoscenza, il conoscere per deliberare. Altrimenti diventa uno strumento con cui i gruppi organizzati utilizzano i cittadini per i loro interessi, travolgendo l’equilibrio tra i poteri che è alla base della democrazia ed è proprio della democrazia rappresentativa e garanzia di tutele delle minoranze e delle opinioni minoritarie, condizione di libertà.”

Matteo Angioli

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