Meeting fondativo a Parigi del Movimento di Salvezza Nazionale Cambogiano

Meeting fondativo a Parigi del Movimento di Salvezza Nazionale Cambogiano

Sabato 3 febbraio si è svolta a Parigi la riunione costitutiva del Movimento per la Salvezza Nazionale della Cambogia. Al meeting hanno partecipato Sam Rainsy, Saumura Tioulong, André Gattolin, Laura Harth e molti membri della comunità cambogiana di vari paesi europei. Il neonato Movimento ha lo scopo di rilanciare la battaglia per lo stato di diritto e la democrazia del Partito che portava lo stesso nome e che, con una decisione illegale e politicamente motivata della Corte Suprema cambogiana, è stato sciolto e dichiarato fuori legge il 16 novembre 2017.

Il Senatore Gattolin e Laura Harth hanno ribadito il sostegno del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito all’opposizione cambogiana, a Sam Rainsy e Kem Sokha per lo stato di diritto.

Quello che segue è un estratto del discorso tenuto da Sam Rainsy al meeting:

“Mi ha emozionato veramente vedere la determinazione di tante persone e quanto comprendano la situazione. La creazione di questo Movimento è esattamente ciò che la popolazione in Cambogia e all’estero attende per reclamare un cambiamento di regime. […] Ad uno sguardo superficiale crediamo che Hun Sen è sempre più vincente perché mostra i muscoli e i suoi uomini forti come se fosse un gigante. Ma ad uno sguardo più attento ci si rende conto che quel che ha fatto negli ultimi mesi e settimane riflettono non forza ma debolezza. E le persone deboli hanno paura. I suoi atti più recenti indicano che è terrorizzato e la paura gli ha fatto fare decisioni e dire cose che rendono la popolazione sempre più insoddisfatta e più furiosa nei suoi confronti. Altrove, come in Francia, con il Presidente Macron, i presidenti sono forti in virtù della loro popolarità. Sono dirigenti che ascoltano le persone, alle quali è consentito esprimere le proprie opinioni liberamente, anche se appartengono a partiti di opposizione. In questo risiede la forza di un esponente politico. Hun Sen invece non ha mostrato niente di tutto ciò. Ha sciolto il nostro partito senza trarne alcun beneficio. Era tormentato dal Partito di Salvezza Nazionale e ora sarà il nuovo Movimento a fargli tornare gli incubi. Perché noi continuiamo a lottare per la libertà. Arrestando Kem Sokha, espellendo i nostri eletti dall’Assemblea Nazionale e i nostri eletti locali (più di 5000) e costringendo molti di noi a fuggire in Australia, Europa e Stati Uniti, Hun Sen credeva di aver chiuso la pratica con l’opposizione. Ma il nuovo Movimento lo ha reso ancor più pazzo e paranoico. Fa ridere! Ha detto che siamo terroristi, che io sono il capo dei terroristi. Usa un linguaggio da pazzo. Se sono un terrorista come è possibile che viva e circoli liberamente in Francia, che mi incontri regolarmente con André Gattolin, che sia ricevuto al Quai d’Orsay? Perché non mi arrestano? Perché posso incontrare esponenti del Congresso e dell’amministrazione americana, come John McCain? Mi rispettano e mi incoraggiano perché sanno benissimo che lavoro per la libertà e i diritti dell’uomo con metodi pacifici.”

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