NL 96 – 23/12/2020

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FOTO DELLA SETTIMANAWilmington, 20 dicembre 2020: Deb Haaland accetta la nomina alla guida del Dipartimento degli Interni, divenendo la prima nativa americana a far parte di un esecutivo federale e a dirigere un’agenzia storicamente centrale nei trasferimenti forzati e nell’oppressione dei popoli indigeni

Giulio Terzi su Il Tempo: I diritti umani modello per l’Occidente
“Ancora una volta gli Stati Uniti hanno dato dimostrazione di avere come cardine la loro Costituzione. La dimostrazione è stata nel momento in cui Trump, pur nominando due membri della Corte Costituzionale, non è riuscito a ribaltare il risultato elettorale. L’America rimane un esempio di democrazia.”

“Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Biden che considero un professionista della politica con valori morali altissimi. Biden è legatissimo al mondo italo-americano ed è un uomo capace di conciliare e creare ponti con un disegno di rilancio internazionale dei principi liberali della democrazia occidentale.”

Giulio Terzi, presidente del Comitato Globale per lo Stato di Diritto “Marco Pannella” intervistato da Il Tempo il 21 dicembre 2020, sul neo-eletto Presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Leggi qui l’intervista integrale

Laura Harth ascoltata in commissione sulla pandemia Covid19
“Nella risoluzione di maggio dell’assemblea mondiale della Sanità sulla risposta alla pandemia gli Stati membri si sono impegnati a combattere quella che è stata definita come una ‘infomedia’. Il segretario generale dell’ONU e le agenzie – tra cui la stessa OMS – hanno lanciato vari appelli agli Stati per combatterla. Io credo nell’importanza e nel ruolo delle organizzazioni multilaterali soprattutto in questo periodo in cui i problemi che affrontiamo sono sempre più transnazionali. Sicuramente ci sono sempre più voci che parlano di una riforma dell’OMS e di altre agenzie ONU. Tuttavia non possiamo sempre dare la colpa alle organizzazioni intergovernative.”

Lo ha detto Laura Harth, rappresentante del Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”, audita dalle Commissioni riunite Esteri e Affari Sociali della Camera dei Deputati sulla proposta parlamentare di istituire una commissione d’inchiesta sulle origini della pandemia Covid19.

Accordo UE-Cina: sosteniamo il Parlamento europeo
Nel suo spazio bimensile sull’Apple Daily, Laura Harth scrive dell’accordo tra UE e Cina notando come la settimana non avrebbe potuto concludersi con una nota peggiore per coloro che difendono i diritti umani e lo stato di diritto all’interno dell’Unione europea. Infatti, nel giorno in cui Joshua Wong è stato portato di nuovo davanti al tribunale con accuse sempre più fabbricate per mettere a tacere lui e chi, come lui, difende la libertà e i diritti costituzionalmente garantiti, anziché discutere le sanzioni contro i responsabili rese finalmente possibili dall’adozione del Magnitsky Act il 7 dicembre, i rappresentanti permanenti al Consiglio dell’UE si sono riuniti per concordare in linea di principio l’accordo globale sugli investimenti con la Cina (CAI).

Una tragicommedia scritta male non solo nei confronti dei popoli torturati, sterilizzati, imprigionati, ridotti in schiavitù, perseguitati e messi a tacere nello Xinjiang, Tibet, Hong Kong, Mongolia meridionale e appunto in tutta la Cina, ma anche per l’immagine dell’Unione Europea a guida tedesca proiettata nel mondo per concludere un accordo per il quale Xi Jinping ha espresso un interesse insolito ma enorme, perché darebbe un enorme impulso alla sua immagine nonostante la sfilza di rapporti su gravi violazioni dei diritti umani usciti quest’anno.

Navalny svela il complotto dei servizi segreti per ucciderlo. Putin firma una legge che gli garantisce l’immunità a vita
Il 21 dicembre, Aleksei A. Navalny, il leader dell’opposizione russa sopravvissuto ad un tentato avvelenamento, ha prodotto qualcosa di straordinario: un video in cui appare lo stesso Navalny mentre parla al telefono con un ufficiale dei servizi segreti russi e lo induce a confessare il complotto per uccidere il signor Navalny piantandogli del veleno sulle mutande. “La massima segretezza era la priorità numero uno”, dice l’agente a Navalny.

Intanto il 22 dicembre Putin ha firmato una legge che garantisce agli ex presidenti della Russia l’immunità a vita una volta lasciato l’incarico. La legge concede agli ex presidenti e alle loro famiglie l’immunità dall’azione penale per i reati commessi. Saranno anche immuni da interrogatori della polizia, perquisizioni o arresti. Il disegno di legge faceva parte di una serie di emendamenti costituzionali approvati quest’estate che consentono a Putin, 68 anni, di rimanere presidente fino al 2036.

Allarme del Presidente della Camera dei Lord
In una inusuale dichiarazione pubblica, via Twitter, il Presidente della Camera dei Lord, Norman Fowler, conservatore, esprime preoccupazione per l’elevato numero di lord nominati dal Primo Ministro Boris Johnson nei suoi primi 12 mesi in carica. Johnson ha nominato 52 nuovi membri, portando il totale a oltre 830, quasi 200 in più rispetto alla Camera dei Comuni. Lord Fowler, ha elogiato il precedente Primo Ministro, Theresa May, che aveva impegnato il suo governo ad una politica di “moderazione”. Dunque, secondo Lord Fowler, potrebbe essere il momento di rivedere il ruolo e i poteri della Commissione per le nomine della Camera dei Lord e si rammarica perché oltre al danno vi è la beffa dato che “per la seconda volta, è stato fatto l’annuncio di nuovi colleghi quando il Parlamento non è in sessione.”

La Corte Suprema norvegese autorizza nuove trivellazioni nell’Artico
La Corte Suprema della Norvegia ha respinto un tentativo, basato sul diritto costituzionale del Paese a un ambiente pulito, di bloccare le licenze per una nuova esplorazione petrolifera nell’Artico, autorizzando la prosecuzione delle perforazioni. Un segnale ai gruppi ambientalisti che non le perforazioni non interferiranno nella politica climatica norvegese.

La Corte si è pronunciata 11 a 4 a favore dello Stato. Una vittoria schiacciante per l’industria petrolifera norvegese. La Corte ha stabilito infatti che i permessi di trivellazione nell’Artico, concessi nel 2016, non violano né la Costituzione norvegese che stabilisce il diritto ad un ambiente pulito né la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. I giudici hanno affermato che il diritto a un ambiente pulito non ha impedito al governo di perforare a largo delle coste nazionali e che la Norvegia non si assume legalmente la responsabilità per le emissioni derivanti dal petrolio che ha esportato.

L’Iran costruisce un impianto nucleare sotterraneo
Secondo alcune foto satellitari ottenute dall’Associated Press, l’Iran ha iniziato la costruzione di un impianto nel sito nucleare sotterraneo di Fordo in un momento in cui le tensioni con gli Stati Uniti tornano a riaccendersi. L’Iran non ha ammesso pubblicamente la costruzione dell’impianto, la cui scoperta da parte dell’Occidente nel 2009 era avvenuta durante i negoziati che hanno portato all’accordo nucleare del 2015, noto come JCPOA.

Anche se lo scopo dell’edificio rimane ancora oscuro, qualsiasi attività a Fordo creerà nuove preoccupazioni nella fase di transizione dall’amministrazione Trump a quella di Biden, in particolare prima dell’inaugurazione del 20 gennaio 2021. L’Iran sta già costruendo nell’impianto nucleare di Natanz dopo una misteriosa esplosione a luglio che Teheran ha descritto come un tentativo di sabotaggio.

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