NL 99 – 13/1/2021

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FOTO DELLA SETTIMANAWashington DC, 7 gennaio 2021: l’agente Eugene Goodman da solo di fronte ad un gruppo di manifestanti durante l’assalto al Campidoglio

Webinar “Martin Luther King Day: dai diritti civili al Diritto alla Conoscenza”
Venerdì 15 gennaio 2021, a partire dalle 18, in diretta dalla pagina Facebook del Partito Radicale (https://www.facebook.com/PartitoRadicale) si terrà un webinar per celebrare la data di nascita di Martin Luther King jr e proseguire l’azione a favore del progetto di risoluzione del Diritto alla Conoscenza introdotto in Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE).

L’evento è organizzato dal Partito Radicale con il sostegno e la partecipazione di: Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”, Fondazione Luigi Einaudi, Siracusa International Institute, Nessuno Tocchi Caino – Spes contra Spem, Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale. Dopo un’introduzione del Sen. Roberto Rampi, Relatore Generale sul progetto di risoluzione in APCE interverranno, tra gli altri, Giulio Terzi, Presidente onorario del Partito Radicale e del Comitato Globale per lo Stato di Diritto “Marco Pannella”; Fausto Bertinotti, già Presidente della Camera dei Deputati; Franco Frattini, ex Ministro degli Esteri; Luigi Manconi, Presidente di A Buon Diritto; Gaetano Armao, Vicepresidente della Regione Siciliana e Assessore all’economia; Giuseppe Giulietti, Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana, Rita Bernardini, Presidente di Nessuno Tocchi Caino. Il webinar sarà trasmesso anche dal sito di Radio Radicale.

UE-Cina: appello della società civile internazionale
In vista della prossima sessione plenaria del Parlamento europeo, oggi 13 gennaio una coalizione internazionale di 36 organizzazioni della società civile (OSC – ONG, Think Tank e sindacati) tra cui il Global Committee for the Rule of Law, ha lanciato un Appello congiunto alle Istituzioni europee chiedendo l’inclusione di clausole esigibile sui diritti umani nell’Accordo complessivo sugli Investimenti Ue-Cina (CAI).

Nell’Appello le OSC esprimono “grave preoccupazione” per l’omissione di clausole stringenti e esigibili sui diritti umani dalla discussione sull’accordo e l’Accordo di principio raggiunto a fine dicembre. Affermano che tale omissione “segnala che l’Unione europea spingerà per una più stretta cooperazione indipendentemente dalla portata e dalla gravità delle violazioni dei diritti umani compiute dal Partito Comunista Cinese, anche quando Pechino è in aperta e diretta violazione dei Trattati internazionali e continua a rifiutare il suo consenso al monitoraggio internazionale sulla situazione dei diritti umani”.

L’Appello è indirizzato alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen; al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel; al Commissario per il Commercio, Valdis Dombrovskis; all’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell; al Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli; e ai Membri del Parlamento europeo.

Dichiarazione del prof. Luciano Floridi a sostegno del Diritto alla Conoscenza
Sono veramente lieto di sostenere il riconoscimento del diritto alla conoscenza. Come filosofo sono a favore di una maggiore conoscenza, una conoscenza migliore, quasi sempre. Vorrei spendere una parola sul quasi.

Se si pensa al diritto alla conoscenza come diritto esercitato da chiunque in qualsiasi momento, bisogna inoltre considerare che tale diritto alla conoscenza viene accompagnato da un giudizio morale su ciò che dovrebbe essere conosciuto. Abbiamo bisogno del diritto alla conoscenza perché ciò che dovrebbe essere conosciuto a volte non lo è. I politici, forse le imprese, forse un gruppo di persone di ogni tipo, potrebbero decidere che è meglio mantenere qualcosa di opaco, nascosto e sconosciuto. Ecco il perché diritto della conoscenza, per assicurarsi che non avvenga.

Lettera di Mu Sochua, ex deputata cambogiana di opposizione in esilio
Scrivo questa lettera a poche settimane dal mio programmato ritorno in patria, dove ho la prospettiva di vivere gli ultimi anni della mia vita dietro le sbarre. Scrivo questa lettera dall’esilio perché sia noto il contenuto delle accuse rivolte a me e ai miei colleghi e spiegare il motivo del mio previsto ritorno.

In qualità di vicepresidente del partito di opposizione Cambodia National Rescue Party (CNRP), sono stata accusata di una serie di crimini tra cui “cospirazione volto a commettere tradimento” e “istigazione a commettere crimini”, e sono uno dei 125 esponenti dell’opposizione, ex parlamentari, sostenitori e militanti che nei prossimi mesi dovranno affrontare un processo di massa politicamente motivato. Se giudicata colpevole, rischio fino a 30 anni di carcere.

Trump, cosa resta dopo l’assalto al Congresso
Trump ha giocato d’azzardo. Ma ha perso. Smaltita – scrive Luca Marfé su Il Mattino – la sbornia dell’indecenza delle immagini che hanno umiliato la sacralità del tempio della democrazia americana, a freddo, l’intento appare di colpo chiaro: far sfilare il suo popolo per le strade di Washington e fin dentro alle mura del Congresso. Se grazie ad una mano leggera di Forze dell’Ordine tenute al guinzaglio o se addirittura con manifesta complicità del presidente, poco importa. I disordini della capitale federale avrebbero potuto rappresentare, in assenza di prove concrete di brogli, una sorta di prova tangibile del tipo: “Vedete? L’America sta dalla mia parte e non lascerà passare Biden”. Il suo ultimo azzardo, appunto.

#Dante700
Questa lor tracotanza non è nova;
ché già l’usaro a men segreta porta,
la qual sanza serrame ancor si trova.

Inferno, Canto XXVI

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