Presentato al Siracusa Institute il documento per il diritto alla conoscenza

Presentato al Siracusa Institute il documento per il diritto alla conoscenza

Lunedì 29 maggio è stato presentato al Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights il documento che istruisce la campagna del Partito Radicale e di una coalizione di organizzazioni per il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite del diritto universale alla conoscenza.

L’iniziativa trae origine dal tentativo effettuato da Marco Pannella in primis di scongiurare l’attacco militare in Iraq nel 2003. Il diritto del cittadino a sapere deve diventare un diritto umano universale.

Una delle ultime battaglie civili di Marco Pannella, che portava frequentemente come esempio il dibattito e le informazioni fuorvianti e incomplete sulle circostanze in cui maturò la decisione di quella guerra, ha trovato una spinta giuridica concreta in un documento elaborato dai componenti del Consiglio scientifico del Comitato Mondiale per lo Stato di Diritto, presieduto dal professore emerito Cherif Bassiouni.

“Stiamo andando in una direzione radicalmente opposta a quella del 1948 quando fu firmata la Carta dell’ONU e avviata la promozione dei diritti umani” ha affermato il professor Bassiouni, fondatore dell’Istituto di Siracusa. Il documento, già presentato il 25 maggio nella sede del Partito Radicale a Roma, “è sicuramente un passo avanti – ha aggiunto – ma la battaglia per il Diritto alla Conoscenza sarà lunga. Ogni passo sarà combattuto dagli Stati, ma noi non abbiamo scelta, non possiamo essere indifferenti. L’indifferenza ha portato, nel 1939, ad uno dei crimini più efferati contro l’umanità, l’Olocausto con l’eccidio di milioni di ebrei e slavi. E cosa dire dei 500mila siriani morti? Il vero potere decisionale non è più esercitato dagli Stati quanto dalle grandi società internazionali e multinazionali”.

L’avvocato Ezechia Paolo Reale, Segretario generale dell’Istituto di Siracusa, ha sottolineato che ha inizio un importante percorso per affermare un principio fondamentale per i diritti umani di nuova generazione. “Un diritto, quello alla conoscenza, che influenzerà il nostro futuro” ha concluso l’avv. Reale.

Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre al professor Bassiouni e all’avvocato Reale, Laura Harth, rappresentante del Partito Radicale all’Onu, Matteo Angioli segretario del Comitato Mondiale per lo Stato di Diritto e membro della presidenza del Partito Radicale.

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