Quattro sfide epocali per l’Italia e per l’Europa: Dimensione Cyber; Cina di Xi Jinping; Russia di Putin; Iran di Khamenei

Quattro sfide epocali per l’Italia e per l’Europa: Dimensione Cyber; Cina di Xi Jinping; Russia di Putin; Iran di Khamenei

Intervento di Giulio Terzi di Sant’Agata al Rotary Club Roma Est in interclub con il Rotary Club Roma Nord Lunedì 14 ottobre 2019 – Hotel Parco dei Principi

È un vero piacere tornare al Vostro Rotary. Desidero ringraziare il Presidente Paolo Damiani per il gentile invito. In particolare, desidero esprimere la mia più sentita riconoscenza alla Professoressa Maria Grazia Melchionni. La mia riconoscenza nei suoi confronti va soprattutto per lo straordinario contributo di riflessione, e di approfondimento che abbiamo da anni su molti temi che alimentano il dibattito di politica estera nel nostro paese e in Europa. La Rivista di Studi Politici Internazionali che Maria Grazia dirige e anima costituisce da sempre un punto di riferimento essenziale per ricercatori, accademici, studiosi e diplomatici. E non solo, perché la Rivista vuole rispondere alla necessità avvertita dal mondo dell’economia e dell’impresa di guardare oltre la cronaca, ma anche per leggere dall’interno le dinamiche geopolitiche che riguardano tutti noi così da vicino.

QUATTRO SFIDE EPOCALI
Vi sono quattro dinamiche che stanno modificando con estrema rapidità e ampiezza il quadro geopolitico – o meglio, l’ordine internazionale- nel quale Europa e Italia si trovano dal 1989. Sta per scoccare l’anniversario del crollo del Muro di Berlino, il 9 novembre ’89. La “fine della storia” celebrata da Francis Fukujama con lo sradicamento del Comunismo dall’Europa sembrava realizzare la promessa Kantiana della “Pace perpetua”. Con la transizione da Eltsin a Putin, e più tardi da HuJintao a Xi Jinping è seguita invece una “pace fredda”. E come se non bastasse, non solo un’altra potenza revisionista – l’Iran messianico e nucleare – si manifesta oggi all’orizzonte europeo e mediterraneo. Si è aggiunto il fatto che l’immensa opportunità della rivoluzione tecnologica contiene una sfida ancor più grande: le tecnologie Cyber che alterano profondamente, e non a nostro vantaggio se non ne saremo padroni, tutti i paradigmi politici, economici, militari.

Le più evidenti sfide epocali che abbiamo difronte si possono quindi riassumere essenzialmente in quattro: I) dimensione Cyber; II) Cina di Xi Jinping; III) Russia di Putin; IV) Iran di Khamenei.

Prima di esaminare un po’ più da vicino queste quattro dinamiche, vorrei spendere una parola di fiducia sul fatto che l’Europa si sta attrezzando da tempo per affrontare la sfida cyber: con una regolamentazione sulla protezione dei dati e la difesa delle reti all’avanguardia mondiale; con un piano molto ampio di investimenti e di ricerca nell’Intelligenza Artificiale; e con una volontà politica ferma – ma con punti molto incerti in Italia – per assicurare che il “sistema europeo” non diventi né vassallo né dominio di nessuno.

La nuova Commissione europea si è data una chiara “missione geopolitica”: molto focalizzata sull’economia digitale; sulla Difesa europea; sulla sicurezza. Come notava l’Economist del 28 settembre scorso, “gli eventi esterni dell’Unione, come il timore della Cina” – sono una forte spinta verso una ben maggiore unità tra gli europei.

Quanto alle sfide determinatesi, oramai da tempo, con il corso “revisionista” di Pechino, di Mosca e di Teheran, occorre una seconda osservazione introduttiva. Le mutazioni della geopolitica dal 2008 ad oggi con le crisi in Ucraina, in Siria, nel mondo arabo hanno aperto una stagione di oggettiva e crescente convergenza fra Cina, Russia e Iran. Vivono una stagione che presenta strategie di contrasto aperto, persino di intervento armato contro l’ordine internazionale preesistente e contro i principi e le norme dello Statuto delle Nazioni Unite. I tre “Paesi revisionisti” perseguono l’affermazione di “valori alternativi” a quelli universali; sostengono visioni “messianiche”; rilanciano ideologismi ultranazionalisti e tardo-imperiali.

È per questo che il nostro Paese deve incoraggiare la più forte coesione e la più convita determinazione dell’Europa nell’affrontare insieme queste quattro grandi sfide. Sono purtroppo di segno diverso le posizioni, anche recenti, prese da un importante partito dell’attuale coalizione di Governo.

Scarica e leggi l’intervento integrale dell’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata

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