Convegno: gli Accordi di Abramo

Convegno: gli Accordi di Abramo

Il primo febbraio si è tenuto un convegno online promosso dall’ex Ministro degli Esteri e Presidente del Comitato Globale per lo Stato di Diritto “Maro Pannella” Giulio Terzi, assieme a Fiamma Nirenstein e Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi. Hanno preso la parola gli ambasciatori in Italia di Israele, Marocco, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. L’evento è stato introdotto da Giulio Terzi che nel suo intervento ha elogiato l’iniziativa dell’amministrazione Trump che ha portato alla firma degli “Accordi di Abramo” e ha fornito un’ampia illustrazione degli accordi siglati. Il video dell’incontro è disponibile a questa pagina del sito di Radio Radicale. Di seguito sono riportate alcune dichiarazioni dei quattro Ambasciatori.

Ambasciatore Emirati Arabi Uniti in Italia, Accordi di Abramo pietra miliare. Collaborazione tra Paesi importante per la prosperità globale (ANSA): “Gli accordi di Abramo firmati il 15 settembre 2020 rappresentano una pietra miliare nella storia del Medio Oriente”. Lo ha detto Omar Obeid Mohamed Alhesan Alshamsi, ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti (EAU) in Italia che ha partecipato al convegno online ‘Gli accordi di Abramo: una speranza per il futuro’, organizzato oggi dalla Fondazione Luigi Einaudi. L’ambasciatore ha rimarcato i valori di pace, coesistenza e tolleranza degli Emirati Arabi Uniti in una “nuova visione di prosperità globale” importante per le generazioni future. “Sin dalla fondazione degli Emirati Arabi Uniti, il nostro obiettivo è stato lo sviluppo degli Emirati e la cooperazione con gli altri Paesi”, e gli accordi di Abramo rappresentano un passo in questa direzione. “Quest’anno continueremo tale percorso con Expo 2020 Dubai”, all’interno della quale ci sarà “un mega evento” per celebrare la collaborazione con altre nazioni finalizzata a un futuro migliore. L’ambasciatore ha anche evidenziato il ruolo dell’Italia, “importante partner” dalle relazioni storiche. Per quanto riguarda i settori della collaborazione, quelli elencati dall’ambasciatore emiratino sono economico, sanitario e ambientale, ma anche scientifico, tecnologico, energetico, agricolo e di sicurezza alimentare. “Dobbiamo collaborare ora più di sempre per il futuro nostro e dei nostri figli”, ha concluso.

Ambasciatori, Accordi Abramo svolta per stabilita’ regione (AGI): Per l’ambasciatore marocchino, Youssef Balla, “la ripresa dei rapporti e’ uno strumento di pace e riavvicinamento e servirà la causa della pace, in particolare la causa palestinese, che e’ importante per il re, per il governo e il popolo marocchino”. Una delegazione marocchina si recherà in Israele quanto prima per finalizzare l’accordo e si attende ugualmente una delegazione israeliana nel Paese maghrebino, che lo scorso dicembre si e’ aggiunto alla lista dei Paesi arabo-islamici che hanno deciso di ristabilire relazioni diplomatiche con lo Stato ebraico. “Quello che speravamo da molti anni sta accadendo ora: Isacco e Ismaele, i figli di Abramo, tornano a collaborare. Ciò che abbiamo in comune è infinitamente più grande di quello che ci separa”, ha scandito l’ambasciatore israeliano Dror Eydar, sottolineando che “questa pace e’ la promessa di una cooperazione fruttuosa in molte aree, di prosperità economica e di migliore sicurezza regionale. Siamo lieti che l’Italia abbia accolto con favore gli accordi e pensiamo che, con l’aiuto delle sue relazioni, possa contribuire a farli estendere anche ad altri Paesi della regione”, ha aggiunto Eydar, sostenendo che “sta crollando il vecchio paradigma del Medio Oriente, secondo cui la pace e’ un pacchetto che include tutti i Paesi della regione insieme”. Israele, ha aggiunto, “è interessato alla pace anche con i palestinesi e continuerà a lottare per la pace. Saremmo molto felici se voi, attraverso i vostri Paesi, lavoraste per persuadere i palestinesi a tornare ai negoziati diretti”, si è rivolto Eydar ai colleghi ambasciatori, annunciando per “la prossima settimana” la visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu negli Emirati e ribadendo l’impegno di Israele “per espandere il cerchio della pace”. L’ambasciatore ha quindi concluso l’intervento guardando all’Iran, guida di “un’asse radicale” che mira a “un Medio Oriente instabile”. La Repubblica islamica è “una minaccia per la pace mondiale” con il suo “programma nucleare” e missilistico, ha aggiunto Eydar, invitando l’Europa “a unirsi ai Paesi dell’asse moderato, nello sforzo comune per frenare la minaccia iraniana”.

Ambasciatore Israele: ingiusto vincolare futuro a palestinesi per raggiungere la pace nella regione mediorientale (ANSA): “Non era giusto vincolare il futuro dell’intera regione fino a quando i palestinesi non avessero accettato di tornare al tavolo dei negoziati”. Lo ha detto Dror Eydar, ambasciatore d’Israele in Italia che ha partecipato al convegno online ‘Gli accordi di Abramo: una speranza per il futuro’, organizzato oggi dalla Fondazione Luigi Einaudi. “Negli ultimi cento anni , hanno rifiutato tutti i piani offerti loro. Israele e’ interessato alla pace anche con loro, e continuerà a lottare per la pace. Saremmo molto felici se voi, attraverso i vostri Paesi, lavoraste per persuadere i palestinesi a tornare ai negoziati diretti”, ha aggiunto rivolgendosi ai suoi omologhi degli Emirati Arabi Uniti, del Regno del Marocco e del Bahrein presenti al convegno e rappresentanti di nazioni in cui “da pochissimo, hanno iniziato ufficialmente a operare le nuove missioni diplomatiche israeliane”. “Fino ad allora, abbiamo molto lavoro da fare, per colmare il divario creato in tutti questi anni di disconnessione tra noi”, ha affermato ancora il diplomatico tornando alla questione palestinese. “Sta crollando il vecchio paradigma del Medio Oriente, secondo cui la pace è un pacchetto che include tutti i Paesi insieme. Questa concezione è legata anche alla maniera sbagliata in cui l’Europa e l’occidente vedevano il Medio Oriente, cioè come blocco monolitico”, ha sottolineato Eydar, che ha insistito sulla “individualità nazionale indipendente per ciascuno dei vari stati arabi” e l’annessa possibilità di “promuovere la pace e la sicurezza con ogni singolo paese individualmente”.

Ambasciatori, Accordi Abramo svolta per stabilità regione (AGI): Gli Accordi di Abramo, che hanno sancito la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Israele con Emirati e Bahrein, sono un “punto di svolta” per la regione mediorientale, e segnalano “un nuovo paradigma” che porterà stabilità, sviluppo e sicurezza di cui beneficeranno in tanti. E’ il messaggio unanime lanciato dagli ambasciatori in Italia di Israele, Emirati, Bahrein e Marocco che hanno partecipato alla conferenza on-line organizzata dalla Fondazione Luigi Einaudi. Come ha sottolineato l’ambasciatore Giulio Terzi, moderatore del primo panel, l’intesa firmata alla Casa Bianca il 15 settembre 2020 è “il più rilevante e promettente punto di svolta per lo sviluppo e la sicurezza della regione, frutto di un’azione diplomatica resa possibile da convergenti volontà politiche”. L’ambasciatore emiratino, Omar Obeid Mohamed Alhesan al-Shamsi, ha messo l’accento sul “lascito per le generazioni future”, facendo riferimento all’intesa come “pietra miliare” posata dai due Paesi. “Non vediamo l’ora di investire in Israele e viceversa, Israele avrà grandi vantaggi dall’avere accesso al nostro mercato, è una situazione in cui tutti vincono”, ha sostenuto l’omologo del Bahrein, Naser M.Y. al Belooshi, sottolineando l’importanza di “adottare un nuovo modo di vivere che possa promuovere pace, comprensione e tolleranza”.

Ambasciatore Israele, l’Iran è minaccia per pace mondiale Paesi moderati arabi lo hanno capito, in Europa invece non tutti (ANSA): “L’Iran e’ una minaccia per la pace mondiale”. Lo ha detto Dror Eydar, ambasciatore d’Israele in Italia che ha partecipato al convegno online ‘Gli accordi di Abramo: una speranza per il futuro’, organizzato oggi dalla Fondazione Luigi Einaudi. “I Paesi arabi moderati hanno capito quello che non tutti in Europa hanno ancora capito. Il programma nucleare e le sue attività per armarsi di missili a lungo raggio minacciano non solo il Medio Oriente, ma anche l’Europa. Le sue attività terroristiche hanno raggiunto anche il suolo europeo, in maniera diretta o attraverso Hezbollah”, ha aggiunto con un appello: “Invito i Paesi europei a unirsi a noi, Paesi dell’asse moderato, nello sforzo comune per frenare la minaccia iraniana, al fine di garantire la sicurezza e la pace regionale. Un Medio Oriente sicuro e stabile e’ cosa buona che per l’Europa”, ha dichiarato Eydar. L’ambasciatore ha passato velocemente in rassegna la storia di una “famiglia allargata che una volta, migliaia di anni fa, si è separata”, parlando di Isacco e Ismaele, figli dello stesso padre Abramo. “Ciò che abbiamo in comune è infinitamente più grande di ciò che ci divide”, ha commentato il diplomatico, che ha ricordato anche le parole del profeta Isaia incise su un muro di fronte all’ingresso del Palazzo dell’Onu di New York e che riguardano la pace nel mondo: “Si può dire che, con gli accordi di Abramo, abbiamo avuto il privilegio di compiere una serie di passi significativi verso la realizzazione di questa visione”, ha concluso.

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