N 84 – 14/7/2020

N 84 – 14/7/2020

FOTO DELLA SETTIMANA – Roma, 9 luglio 2020: Giulio Terzi e Andrea Merlo incontrano Isadora Zubillaga, Vice Ministro degli Esteri del governo ad interim di Juan Guaidò, e Mariela Magallanes, rappresentante ufficiale in Italia dell’Assemblea venezuelana

PRIMO PIANO

Giulio Terzi e il silenzio del governo Conte sulla repressione a Hong Kong
Un decina di giorni fa ho partecipato in Senato, nella mia qualità di Presidente del Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”, a una conferenza stampa bipartisan sulla Legge cinese sulla “Sicurezza Nazionale” (sic!) entrata in vigore in questi giorni, con la quale di fatto la Cina strangola HongKong e la sua autonomia. La gravità degli ultimi sviluppi, uniti alle rivelazioni su una vergognosa campagna di “soppressione delle nascite” che colpisce la minoranza cinese uigura nella Regione autonoma dello Xinjiang, mi lascia senza parole. L’atteggiamento delle autorità di governo cinesi è deprecabile: è davvero ora di dire basta all’arroganza del Partito Comunista cinese, che di fatto si chiama fuori dal quadro di accordi internazionali sui diritti umani, calpestando le ragioni di milioni di loro connazionali ed eleggendo la violenza a sistema di governo, come le peggiori dittature.

Il Sen. Rampi ha dichiarato: “Credo che oggi sia importante, per la Cina e per noi, la tutela del pluralismo, delle libertà e dei Diritti Umani di un così grande paese. È un tema che riguarda le donne e gli uomini che lo abitano, ma è un tema che riguarda anche noi perché la scommessa è questa: o i Diritti Umani si estendono in tutto il mondo oppure la violazione dei Diritti Umani diventerà prevalente e drammatica in tutto il mondo”. Aggiungo io: “l’applicazione e l’entrata in vigore della Legge sulla Sicurezza Nazionale spazza via l’autonomia di Hong Kong e il principio fondamentale di ‘Uno Stato, due sistemi’, concordato con l’intera Comunità Internazionale e oggetto di trattati ratificati dalla stessa Cina e recepiti dalle Nazioni Unite.”

Incontro con i rappresentanti in Italia di Juan Guaidò
Il 9 luglio, il Presidente onorario del Partito Radicale e del Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella” (GCRL) Giulio Terzi ha incontrato a Roma Isadora Zubillaga, Vice Ministro degli Esteri del governo ad interim di Juan Guaidò e Mariela Magallanes, rappresentante ufficiale in Italia dell’Assemblea Nazionale del Venezuela. Un lungo colloquio sulla situazione venezuelana, il panorama italiano e gli scenari globali. Nell’incontro, a cui ha partecipato anche Andrea Merlo, analista del GCRL, è stato confermato l’impegno per il sostegno, in Italia e all’estero, alla causa della transizione democratica in Venezuela. Priorità: democrazia, stato di diritto e diritto alla conoscenza.

Giulio Terzi e Matteo Angioli sugli scontri armati tra Armenia e Azerbaigian
Gli scontri armati iniziati il 12 luglio tra Armenia e Azerbaijan, con la possibilità che questi siano sobillati anche da altri attori, mirano con tutta probabilità – come si sta verificando ormai da troppo tempo nel Caucaso e nelle “crisi congelate” nel continente europeo – a cercare soluzioni basate sull’uso della forza e sulla logica del più forte, anziché a perseguire la strada della diplomazia, del diritto internazionale e del ricorso ai meccanismi giuridici per la soluzione pacifica delle controversie. I combattimenti sono iniziati dopo che pochi giorni fa il Presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, aveva stigmatizzato il fatto che le trattative con l’Armenia, volte a porre fine a un conflitto in corso da tre decenni, si fossero bloccate a causa della malafede e dell’ostruzionismo della controparte. L’Armenia appare infatti interessata unicamente a mantenere uno status quo in cui le sue forze continuino a controllare militarmente la regione del Nagorno Karabakh.

Marò: la rotta vincente del diritto internazionale
Il 4 luglio, nella rubrica Radical Nonviolent News in onda su Radio Radicale il sabato alle 19, l’Amb. Giulio Terzi, il Generale Fernando Termentini e Matteo Angioli hanno discusso della decisione del Tribunale Internazionale di assegnare all’Italia la competenza sulla vicenda dell’incidente che ebbe luogo nel febbraio 2012 a largo delle coste del Kerala, nel quadro di operazioni anti-pirateria nell’Oceano Indiano, che causò la morte di due pescatori indiani per la quale furono accusati e detenuti due fucilieri italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Sullo stesso tema, Giulio Terzi, che all’epoca dei fatti era Ministro degli Esteri, è stato intervistato il 7 luglio da Marco Casale per la rivista Port News.

Proteste, pandemia e polizia: New York è fuori controllo, muore bimbo di un anno
Un bambino di un anno. Una morte assurda in uno scenario oramai fuori controllo. Un proiettile nello stomaco tra i tessuti del passeggino. Una sparatoria che ha coinvolto altre cinque persone, ferite ma non in pericolo di vita. È soltanto l’ultimo episodio di caos quello andato in scena a Bedford, Brooklyn. È una New York irriconoscibile quella sopravvissuta alla pandemia prima e alle proteste razziali poi. Sopravvissuta, ma lontanissima dall’essere ciò che era. Nelle ultime settimane, episodi del genere si sono moltiplicati: +165% in un mese, con un’impennata delle vittime che da 100 diventano 304, stando ai dati pubblicati dal Dipartimento di Polizia.

IRAN E MEDIO ORIENTE

Free Iran Global Summit 2020
Il Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella” (GCRL), costantemente impegnato nella promozione del pieno rispetto dei Diritti Umani e delle libertà fondamentali in Iran, desidera segnalare l’importanza del Raduno #FreeIran2020 organizzato dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, che si terrà il prossimo 17 luglio dalle ore 15. L’evento, in considerazione delle enormi difficoltà legate all’emergenza mondiale dovute alla pandemia di Coronavirus, quest’anno si terrà in modalità online e come ogni anno vedrà la partecipazioni anche di esponenti politici, esperti e giornalisti a tutto il mondo.

Iran e Cina lavorano un partenariato più forte
L’Iran e la Cina stanno cercando di consolidare un ampio partenariato che contenga la pressione economica degli Stati Uniti e riduca al contempo l’isolamento globale di Teheran. Una prima bozza dell’accordo Iran-Cina, che attende ancora l’approvazione del parlamento iraniano, spianerebbe la strada agli investimenti cinesi nelle zone di libero scambio iraniane e ai progetti congiunti in altri Paesi, come la Siria e l’Iraq. Il progetto include anche l’estensione della cooperazione tra Teheran e Pechino in materia di difesa e antiterrorismo. Il partenariato coprirebbe i prossimi 25 anni e prevede l’importazione dalla Cina di quantità “sostenibili” di petrolio iraniano. Non sono stati resi noti altri dettagli.

In Israele i contagi da Covid19 superano i 40.000
Il 13 luglio il Ministero della Sanità ha segnalato 1.578 nuovi contagi da coronavirus nelle precedenti 24 ore, e poiché i casi totali hanno superato i 40.000, torna a farsi molto reale la possibilità di un blocco totale in tutto il Paese. Il numero di gravi casi di Covid19 ha continuato a salire fino a 183, con un balzo di 32 in un giorno. Il conteggio è più che raddoppiato in sei giorni, causando crescente cautela da parte delle autorità. Dei 183 pazienti gravi, 54 sono in terapia con ventilatori, 7 in più rispetto al giorno precedente. Altri 97 sono in condizioni moderate. I rimanenti mostrano sintomi lievi o assenti. In totale sono 40.248 i casi confermati in Israele dall’inizio della pandemia, di cui 20.560 casi attivi. Il 12 luglio sono stati effettuati 20.102 test di coronavirus, il 6,1% dei quali ha dato risultato positivo.

Una nuova tragedia colpisce lo Yemen
In Yemen c’è solo la guerra con i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran, la guerra con i separatisti del Consiglio di Transizione del Sud, e la pandemia del Covid19. L’ultima disgrazia a rovesciarsi sul Paese di quasi 30 milioni di abitanti, è quella di sciami di locuste che invadono le fattorie del centro, sud ed est dello Yemen, devastando i raccolti e aggravando l’insicurezza alimentare.

I residenti e gli agricoltori delle province di Marib, Hadramout, Mahra e Abyan hanno affermato che miliardi di locuste hanno divorato importanti raccolti stagionali: “È come una tempesta che distrugge tutto ciò che incontra”, ha detto il 12 luglio ad Arab News Hussein Ben Al-Sheikh Abu Baker, un funzionario agricolo del distretto di Sah di Hadramout.

Immagini e video pubblicati sui social media mostrano strati di locuste striscianti che devastano le piantagioni di limoni di Marb, fattorie di erba medica di Hadramout e quartieri di città oscurate dagli insetti. “Le locuste hanno mangiato tutti i tipi di alberi verdi. (…) questo sciame ha deposto le uova che dovrebbero schiudersi tra 10 giorni. Ci stiamo preparando per la seconda ondata di locuste”, ha aggiunto Abu Baker.

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