Presidente Onorario

MARCO PANNELLA

Marco Pannella nasce il 2 Maggio 1930 a Teramo, in Abruzzo. Fu uno dei fondatori del Partito Radicale nel 1955. All’età di 17 anni incontra il filosofo Benedetto Croce, all’epoca Presidente del Partito Liberale Italiano, che ha influenzato profondamente il suo pensiero politico. Ispirato dagli autori del “Manifesto di Ventotene”, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi in particolare, Marco Pannella divenne il leader del Partito Radicale negli anni ’60. Fino al 1963 è stato corrispondente da parigi per il giornale “il Mondo” di Mario Pannunzio.

Animato da una forte convinzione nelle libertà politiche e civili, è stato in prima linea nella politica Italiana su temi sociali quali divorzio, aborto, condizioni carcerarie, riforma della giustizia e legalizzazione della cannabis. Ha combattuto nell’arena internazionale contro il militarismo durante la guerra fredda, in favore di una moratoria sulla pena di morte da parte delle Nazioni Unite e per l’istituzione della Corte Penale Internazionale a seguito dei tribunali ad-hoc per l’ex Jugoslavia e il Rwanda. Nel 1981 concepì un appello per porre fine allo sterminio per fame nel mondo che raccolse le firme di 131 Premi Nobel.

Nel 1968 Marco Pannella fu arrestato a Sofia, Bulgaria, prima di essere espulso dal paese per aver sparso volantini che denunciavano l’invasione Sovietica della Cecoslovacchia e il regime comunista. Fu a favore delle azioni militari in Kuwait nel 1991, Kosovo 1999, Afghanistan 2001 e si oppose alla guerra del 2003 in Iraq perché capi che Saddam Hussein avrebbe potuto essere deposto senza sparare un colpo, attraverso esilio volontario. Difatto nel Gennaio 2003 lanciò “Iraq Libero: l’unica alternativa alla guerra” per promuovere l’esilio del dittatore Iracheno, ponendo così le fondamenta del lavoro in corso d’opera promosso attraverso la Commissione Globale per lo Stato di Diritto.

È stato eletto al Parlamento Italiano nel 1976 per 18 anni e al Parlamento Europeo nel 1979 per 30 anni. Fermo sostenitore della legge internazionale e di Israele, promosse l’idea di un sistema a “due democrazie per due popoli” come soluzione che avrebbe richiesto l’entrata di Israele nell’Unione Europea. In quanto federalista ha elogiato l’impegno senza fine del suo amico di vecchia data Sua Santità il Dalai Lama per promuovere l’autonomia del Tibet come parte della Repubblica Popolare Cinese.

Ha utilizzato lo strumento del digiuno in innumerevoli occasioni, spingendo oltre la dottrina di Gandhi della nonviolenza, per far raggiungere i suoi obiettivi e convincere coloro al potere a rispettare la legge e i diritti che frequentemente calpestano. Marco era un politico e un amico straordinario e spassionatamente amante della libertà, buono, e un attivista per i diritti civili esigente, e questo è il motivo per cui crediamo che era e sarà un protagonista ispirante della politica Italiana e transazionale.

Ha stabilito la Commissione Globale per lo Stato di Diritto a Marzo 2016, poche settimane prima di andarsene, per spingere avanti il coinvolgimento di tutti nel diritto alla conoscenza e lo stato di diritto a cui ha praticamente dedicato la sua intera vita. Marco è morto all’età di 86 anni, a Roma, il 19 Maggio 2016. È stato costantemente circondato da Matteo Angioli e Laura Harth, insieme ai suoi più cari amici e compagni che hanno formato la sua “famiglia”, condividendo con lui gli ultimi mesi, giorno per giorno, della sua eccezionale vita.