In risposta alle manifestazioni che stanno scuotendo gli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd, lunedì 8 giugno i leader parlamentari del Partito Democratico hanno presentato un disegno di legge di riforma della polizia. La legge prevede profondi cambiamenti alle pratiche degli agenti di polizia in tutto il Paese dato che annullerebbe leggi decennali che ritenute alla base dei comportamenti che hanno portato alla morte uomini e donne neri per mano di ufficiali di polizia.
Mentre il disegno di legge propone una revisione radicale delle leggi attuali, inclusa una messa al bando della presa al collo del sospetto e la semplificazione delle azioni legali contro agenti di polizia che ingiustamente feriscono o uccidono cittadini, esso non propone però la richiesta più aggressiva dei liberal di “togliere i fondi alla polizia”.
La proposta prevede l’abbassamento della soglia federale per perseguire agenti di polizia per uso eccessivo della forza e limitare “l’immunità qualificata” che attualmente protegge gli ufficiali dalle cause legali per condotta scorretta, la creazione di un “Registro nazionale per i comportamenti illeciti della polizia”, la fine della profilazione razziale, lo sviluppo di uno standard nazionale sull’uso della forza e un limite al trasferimento di attrezzature militari ai dipartimenti di polizia. E’ previsto anche di classificare il linciaggio come crimine federale.
Alla Camera i democrat prevedono di passare il disegno in seno alla Commissione Giustizia entro due settimane, e di sottoporlo al voto in plenaria per il passaggio finale entro la fine di giugno. Il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha invitato il leader della maggioranza Mitch McConnell a portare il DDL in Senato entro il 4 luglio. “Al Senato, i democrat si batteranno come diavoli per rendere l’iniziativa realtà. Leader McConnell, discutiamone. Non solo in TV e su Twitter, ma nel Senato degli Stati Uniti. Una nazione divisa non può aspettare la guarigione, le soluzioni”, ha dichiarato Schumer. Auspichiamo che la legge contribuisca a fare luce sulle pratiche più controverse della polizia che rimangono spesso oscure a causa della grave mancanza di dati in materia.
Laura Harth