In ricordo di Paolo Reale

In ricordo di Paolo Reale

Con profondo dolore dobbiamo annunciare che il 2 gennaio ci ha lasciati Ezechia Paolo Reale, avvocato penalista, giurista internazionale, Segretario Generale del Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights e Presidente del Consiglio scientifico del Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”. Nell’esprimere le nostre condoglianze alla famiglia, ripensiamo alle attività che ci hanno visti lavorare fianco a fianco e alla fortuna che ciò ha significato, non solo dal punto di vista professionale.

Allievo e amico del prof. Cherif Bassiouni, Paolo infatti non era solo uno dei massimi esperti di diritto penale internazionale, un protagonista appassionato della giustizia internazionale e dello stato di diritto. Era un professionista di grande umanità e un amico che amava dedicarsi alla vita del Diritto senza risparmiarsi. Quando abbiamo dato il via all’iniziativa sul diritto alla conoscenza, con Marco Pannella, Paolo Reale è stato immediatamente fonte di serietà e fiducia consentendoci di approdare all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e alla Commissione Diritti Umani del Senato dove sono state adottate due risoluzioni depositate dal Sen. Roberto Rampi con cui è stato riconosciuto il diritto alla conoscenza come nuovo diritto umano.

In proposito, desideriamo ricordare un principio a lui carissimo, uno dei cardini del diritto alla conoscenza. Si tratta di quella che lui definiva la sottile linea rossa tra propaganda e crimine internazionale. Il 3 maggio 2022, in un articolo scritto in occasione della Giornata internazionale della stampa, scriveva: “La promozione e l’esecuzione di vaste e ripetute campagne di odio e disinformazione, indirizzate contro uno specifico gruppo nazionale, religioso, etnico, politico o sessuale non è solamente moralmente o deontologicamente censurabile ma… un’agevolazione alla realizzazione di crimini internazionali.”

Concetto ribadito il 6 giugno 2022 nell’assemblea del Comitato Globale, convocato grazie alla generosità di Paolo e del “suo” Istituto di Siracusa, in cui affermò che “la propaganda in favore di un crimine internazionale non è libertà di manifestazione di un pensiero, è un crimine.”

In precedenza, aveva rivolto la sua attenzione alla Corte Penale Internazionale alla cui creazione aveva contribuito occupandosi assieme ai principali giuristi mondiali dello Statuto di Roma del 1998 e partecipando alla Conferenza di Revisione nel 2010 a Kampala.

Un uomo di enorme sensibilità e di partecipazione rispetto alla vita pubblica, a partire dalla sua comunità, la sua polis, essendosi impegnato anche politicamente a livello locale per portare un contributo di progresso. Con questa visione aveva preso l’iniziativa, assieme ad altri colleghi della Fondazione Luigi Einaudi, per rimuovere la secretazione degli atti del Comitato Tecnico Scientifico durante la pandemia da Covid-19 ritenendo che il mantenimento di barriere tra autorità e popolazione fosse un errore. Privare i cittadini di informazioni sulle ragioni di alcune scelte del governo limitava la conoscenza e quindi la comprensione rendendo un disservizio all’Italia. Non solo difesa di principi dunque, ma anche la loro applicazione con l’obiettivo di coinvolgere le persone.

Queste sono solo alcune delle innumerevoli iniziative da lui intraprese, che sono state ricordate nell’aula del Senato il 10 gennaio con gli interventi, dei Senatori Terzi, Nicita e Pucciarelli al termine di un dibattito sul conflitto in Ucraina, sul quale condividevamo obiettivi e speranze e su cui abbiamo cercato di far proseguire il cammino per l’attivazione del crimine di aggressione sul quale tanto si era speso.

Ciao, Paolo.

Giulio Terzi                                   Matteo Angioli

Presidente GCRL                          Segretario Generale GCRL