Pubblicato il Rapporto del Comitato Prevenzione Tortura sul Regno Unito

Pubblicato il Rapporto del Comitato Prevenzione Tortura sul Regno Unito

Il 19 aprile il parlamento britannico ha approvato la mozione proposta dal Prima Ministro Theresa May per la convocazione di elezioni politiche anticipate, previste per il prossimo 8 giugno. La mozione ha superato il quorum dei due terzi richiesti, grazie al sostegno delle opposizioni laburista e liberal-democratica. Lo stesso giorno, il Comitato per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa (CPT) ha pubblicato un Rapporto in cui denuncia lo stato di criticità generale delle carceri in Inghilterra e Galles. In vista dell’appuntamento elettorale pensiamo sia importante che i partiti possano parlare non solo di Brexit ma anche di carceri e giustizia, perché come sosteneva Dostoevskij: “il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni”.

Nella sua relazione, pubblicata dopo una visita nel Regno Unito, il CPT evidenzia in particolare gravi episodi di violenza e la mancanza di sicurezza nelle carceri e di garanzie per proteggere i detenuti affetti da patologie mentali.

Il CPT ha accolto con favore il recente riconoscimento da parte delle autorità di riformare il sistema carcerario di Inghilterra e Galles. Malgrado ciò, si sottolinea che a meno di correzioni rapide e significative per diminuire la popolazione carceraria, le modifiche previste risulterebbero del tutto irrealizzabili.

Nelle varie carceri visitate in tre mesi, il CPT ha constatato l’eccessiva quantità di violenza generalizzata, come le risse tra detenuti e le aggressioni agli agenti che hanno provocato anche la morte di un detenuto.

L’effetto cumulativo di alcune criticità sistematiche riscontrate fa si che nessun carcere visitato dalla delegazione, poteva essere considerato sicuro per detenuti o personale. Per questo motivo il CPT ha suggerito di adottare misure concrete per riportare la legalità nelle carceri, in particolare un rapido rafforzamento del personale tale da fornire un ambiente sicuro per detenuti e agenti.

Il CPT ha sottolineato che il sovraffollamento delle carceri ha influenzato molti aspetti della vita carceraria. Ad esempio, molti detenuti restano rinchiusi fino a 22 ore al giorno nelle loro celle. La situazione era particolarmente desolante per i minori collocati nelle liste di ‘separazione’, dato che possono passare fino a 23 ore e mezzo al giorno rinchiusi da soli in cella. Secondo il CPT, tenere i minori in queste condizioni equivale ad un trattamento inumano e degradante. Ricerche e dati mostrano che imputati minorenni detenuti in istituti minorili sono tenuti in condizioni di solitudine simili a quelle dell’isolamento per periodi di 30, 60 e talvolta 80 giorni. Il CPT raccomanda che i minori non vengano segregati in tali condizioni, anche per ragioni di ordine, mentre dovrebbero essere collocati in piccole sezioni con molto personale.

Per quanto concerne gli istituti psichiatrici visitati, il rapporto del CPT ha riconosciuto la lodevole passione dei tanti professionisti nel prendersi cura dei pazienti. Ma, contemporaneamente, ritiene che ci siano alcune aree che richiedano una seria riflessione e cambiamento. In particolare, il consenso al trattamento di salvaguardia deve essere rafforzato durante i primi tre mesi di ricovero involontario in un ospedale; i poteri del Tribunale che statuisce sulla salute mentale del paziente devono essere rafforzati e ampliati per affrontare appelli riguardanti questioni come il consenso al trattamento, i trasferimenti in ospedali più sicuri, l’uso di mezzi di restrizione e l’applicazione di misure di trattamento specifiche.

Infine, il rapporto è molto critico per la segregazione molto lunga che viene attualmente applicata e sui presunti abusi ai danni di pazienti. Inoltre, in questi ospedali, si sollecita una revisione della reclusione notturna. Più in generale, il Rapporto raccomanda maggiori sforzi per assumere e mantenere infermieri specializzati in igiene mentale, il cui numero è diminuito di oltre l’8,5% dal 2009, in un momento in cui il numero di pazienti in stato di detenzione in Inghilterra è in aumento di anno in anno.

Gaspare Galli

La sintesi del Rapporto in inglese del CPT

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