Presentazione del libro di Dolkun Isa – La trappola cinese

Presentazione del libro di Dolkun Isa – La trappola cinese

Lunedì 13 febbraio, alle ore 15, nella Sala Caduti di Nassirya, presso il Senato della Repubblica a Palazzo Madama, si terrà una conferenza stampa di presentazione del libro di Dolkun Isa “La trappola cinese”. L’iniziativa è ospitata dal Senatore Giulio Terzi, in collaborazione con il Global Committee for the Rule of Law – Marco Pannella.

Oltre all’autore interverranno il Sen. Giulio Terzi; Gianni Vernetti, già Sottosegretario agli Esteri; Luigi Compagna, già Senatore; Vas Shenoy, fondatore di Dialogue on Democracy; Matteo Angioli, Segretario del Comitato Globale per lo Stato di Diritto – Marco Pannella.

Dolkun Isa, cittadino uiguro di nazionalità anche tedesca dal 2006, è il Presidente del Congresso Mondiale Uiguro, l’organizzazione nonviolenta che promuove la democrazia, i diritti umani e la libertà per la minoranza etnica uigura della Regione autonoma dello Xinjiang (Turkestan Orientale) nella Repubblica Popolare Cinese.

Come scrive Isa, il libro si basa sulle sue esperienze personali ed intende far conoscere la minaccia rappresentata dal Partito Comunista Cinese (PCC). L’autore racconta come la sua storia si intrecci con quella della lotta per la libertà e per la pace della popolazione uigura, afflitta da decenni di gravi violazioni dei diritti umani.

Nonostante la Costituzione cinese preveda pari diritti per tutte le popolazioni che vivono sul territorio cinese, agli uiguri sono negate la libertà di espressione e di movimento, mentre subiscono arresti, detenzione, torture, deportazioni, sparizioni forzate ed esecuzioni arbitrarie.

Una situazione aggravata dall’ascesa al potere del Presidente Xi Jinping nel 2013. Da allora il PCC ha inasprito la sua politica discriminatoria ed assimilazionista in Xinjiang. Molte organizzazioni internazionali per i diritti umani e dieci parlamenti nazionali (Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Taiwan, Francia, Paesi Bassi, Lituania, Repubblica Ceca, Belgio, Irlanda più il Parlamento europeo) hanno adottato risoluzioni che definiscono i crimini e le violazioni dei diritti umani commessi contro gli uiguri nello Xinjiang quali crimini contro l’umanità e genocidio.

È in Xinjiang che, a partire dal 2016, il PCC ha costruito campi di concentramento presentandoli, dopo averne negato a lungo l’esistenza, “centri di rieducazione” in cui sono reclusi milioni di uiguri, kazaki e altri musulmani turchi.

Dolkun Isa sottolinea l’uso strumentale che Pechino fa dell’Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale (Interpol) e della Red Notice, la segnalazione di persone per la quali un Paese aderente all’Interpol emana una richiesta di estradizione. Raggiunto da tale notifica nel 1997, Dolkun Isa ha dovuto conviverci per ben 21 anni, fino al 2018, rischiando costantemente, per motivi esclusivamente politici, di essere estradato in Cina.

Per partecipare scrivere a: giulio.terzi@senato.it